Collezione Sant'Elia della Pinacoteca Civica di Como
Il Comune di Como detiene la proprietà di 201 carte relative all'opera di Sant'Elia, composte da 182 disegni dell'architetto, 6 foto d'epoca (2 di Villa Elisi e 4 del Concorso per la Stazione Centrale di Milano), 2 copie eliografiche (Monumento Funerario Caprotti), 2 disegni di Leonardo Dudreville e 9 disegni dell'architetto Tancredi Motta pertinenti al Concorso per la Cassa di Risparmio di Verona, per il quale lavorò anche Sant'Elia.
La prima opera divenuta di proprietà comunale fu nel 1930 il disegno raffigurante la Torre faro, proposto da Filippo Tommaso Marinetti quale modello per realizzare il Monumento ai Caduti in riva al lago. Il disegno fu trasferito dagli uffici del Comune ai Musei nel 1956.
Il primo consistente nucleo di 88 disegni fu invece acquistato nel 1943 presso la famiglia da una cordata di mecenati comaschi, coordinati da Manlio Rho e Gianni Stecchini, che ne fecero dono al Comune di Como l'anno successivo, consegnandolo al Museo Civico.
Nel 1958 si verificò la prima perdita di 5 disegni, concessi in prestito al Ministero degli Esteri per concorrere a rappresentare l'Italia all'Expo di Bruxelles, dove furono trafugati.
Nel 1961 presero avvio i preparativi per la grande mostra di Villa Olmo con la quale Como intendeva celebrare l'illustre cittadino. Il Comune interpellò i collezionisti e la famiglia dell'architetto per ottenere in prestito o in donazione altri disegni che concorressero a dare una visione più completa dell'opera dell'architetto . Rispose generosamente lo scultore Gerolamo Fontana, che donò 11 disegni della sua collezione, dalla quale pervenne nel 1967 un'altra tavola, venduta al Comune dalla vedova dello scultore. Sempre nel 1961 Anselma Sant'Elia, nipote dell'architetto, donò le foto d'epoca delle tavole del Concorso per la Stazione di Milano. L'ingegnere Gianni Mantero fece dono di una tavola e una fu donata dall'architetto Tancredi Motta.
L'anno seguente la Cassa di Risparmio di Verona cedette al Comune le tavole del Concorso indetto per la propria sede in Verona. Sempre nel 1962 il Comune destinò la cifra ricevuta a risarcimento del furto subito a Bruxelles all'acquisto di un altro nucleo di disegni presso la sorella dell'artista, Giuseppina Sant'Elia Broglia. La scelta, compiuta da Luciano Caramel e Alberto Longatti, consistette in 66 fogli, tra cui le due eliocopie del Monumento Caprotti.
Nel 1967 furono acquistati 7 disegni appartenuti alla collezione dell'architetto Antonio Carminati. Nel 1969 si registrò di nuovo la perdita di 11 disegni, trafugati dall'esposizione di Villa Olmo a Como.
Maria Letizia Casati
Conservatore responsabile della collezione